Title: Biowaste4SP – Turning biowaste into sustainable products: development of appropriate conversion technologies applicable in developing countries.
Type: Research collaborative project
Funding program: EC FP7 Research and Technological Development (FP7/2007-2013).
Timeframe: 10/2012-09/2015
Objective.
Biowaste4SP è un progetto di ricerca che coinvolge 16 partners di 10 diversi paesi: Egitto, Ghana, Kenya, Marocco, Sudafrica (cinque paesi africani oggetto dello studio), Danimarca, Svezia, Italia, Turchia e Malesia.
Il progetto esplora la possibilità di sviluppare filiere produttive per la trasformazione della frazione biodegradabile di rifiuti agricoli e alimentari in energia e fertilizzanti in paesi in via di sviluppo in Africa e nel Mediterraneo. Il Progetto è finalizzato al trasferimento di conoscenze fra Europa e Africa.
Biowaste4SP mira a sviluppare processi integrati che A) utilizzano rifiuti organici ricchi di zuccheri (i.e. carboidrati) per la produzione di bioetanolo e proteine e B) utilizzano residui con elevato contenuto di nutrienti per la co-produzione di biogas e biofertilizzanti. Il riutilizzo degli scarti della produzione di bioetanolo rende inoltre possibile la produzione di altri prodotti come amminoacidi a acido lattico; quest’ultimo è un prodotto particolarmente utile nell’industria alimentare, soprattutto per la conservazione dei cibi.
Un’accurata indagine sulla produzione dei rifiuti organici nei cinque paesi africani presi in esame ha portato alla redazione di un catalogo che annovera circa 50 tipologie di biorifiuti potenzialmente utilizzabili per la produzione di bioetanolo e biomateriali da un lato e di fertilizzanti e biogas dall’altro.
Si riportano di seguito alcuni dei principali biorifiuti identificati nel corso del progetto, raggruppati secondo la classificazione in biomassa riccha di zuccheri o di nutrienti.
Biorifiuti ricchi di zuccheri:
- Residui di mais
- Bucce di cassava
- Bucce di ananas
- Sansa di olive
- Banane scartate
Biorifiuti ricchi di nutrienti:
- Crusca di riso
- Baccelli di cacao
- Scarti di cavolo
- Letame
- Residui di soia
Per ognuna delle due filiere valutate nell’ambito del progetto è stata considerata una tecnologia dedicata che sia la più adeguata possibile in riferimento al contesto in cui dovrà svilupparsi.
• Trasformazione di rifiuti ricchi di zuccheri: è prevista una prima fase di pre-trattamento del rifiuto a cui fa seguito il successivo processo di bioconversione. Il pre-trattamento può realizzarsi, ad esempio, mediante la combinazione di processi di frazionamento umido e idrolisi enzimatica. La bioconversione dei carboidrati può avvenire al fine di co-produrre bioetanolo e proteine oppure può essere finalizzata alla produzione di acido lattico e amminoacidi, mediante l’utilizzo di ceppi batterici appositamente selezionati e modificati.
• Trasformazione di rifiuti ricchi di nutrienti: in questo caso la tecnologia considerata si basa sulla fermentazione anaerobica dei biorifiuti selezionati allo scopo di produrre fertilizzanti organici e vettori energetici come il biogas.
Bioresidues from rice production, discharged bananas not feasible for the market, cassava (peeled by hand).
Outcomes.
Principali risultati del progetto consistono nella redazione di un catalogo della biomassa potenzialmente disponibile e linee guida sulla gestione sostenibile dei biorifiuti in Africa, con l’obiettivo di fornire uno strumento di supporto per l’implementazione di filiere di bioraffinazione.
Fra le ricadute positive delle soluzioni individuate dal progetto Biowaste4SP, vi è sicuramente l’accesso all’energia e la creazione di posti lavoro per le comunità locali. Questa dinamica riguarda in particolare lo sviluppo della filiera della produzione di biogas, che si presta ad essere implementata su scala locale mediante impianti di piccole dimensioni. Il campionamento dei potenziali biorifiuti è stato georeferenziato in modo da redigere una mappa sulla disponibilità delle biomasse che possa favorire la pianificazione di reti integrate di bioraffinerie.
[EG] Nell’ambito del progetto, EG ha curato lo studio di sostenibilità delle produzioni di biofuel e biomateriali. Le valutazioni di sostenibilità ambientale hanno evidenziato che i residui di cassava (bucce) e il letame derivato dagli allevamenti bovini sono i biorifiuti con maggiore rinnovabilità e minori impatti ambientali. Sulla base dei dati elaborati nel corso del progetto, è possibile stimare le rese potenziali in termini di quantità di bioetanolo prodotto di alcuni dei biorifiuti analizzati.
Biorifiuto |
Quantità biorifiuto (t) |
Resa bioetanolo (t) |
Sansa di olive |
2847.5 |
146.0 |
Bucce di cassava |
662.2 |
187.9 |
Bucce di ananas |
779.6 |
34.4 |
Banane scartate |
1582.0 |
569.4 |
Ecodynamics Group ha inoltre compiuto un’attività di training sulle metodologie di studio della sostenibilità ambientale della durata di due anni ospitando un ricercatore della University of Dodoma (Tanzania) prima, e un altro della Moi University (Kenya) poi.
Project partners.
DTI – Danish Technological Institute (Denmark)
IVL – Swedish Environmental Research Institute (Sweden)
TUBITAK – The Scientific and Technological Council of Turkey (Turkey)
SIRIM – Sirim Berhad (Malaysia)
CSIR-GH – Council for Scientific and Industrial Research (Ghana)
CSIR-ZA – Council for Scientific and Industrial Research (South-Africa)
ARC – Agricultural Research Centre (Egypt)
IAV – Institute of Agronomy and Veterinary Medicine (Marocco)
DTU – The Technical University of Denmark (Danimarca)
ETM – Ethekwini Municipality (South-Africa)
MYAGRI – Myagri Group of Companies (Malaysia)
BV – Biovelop International AB (Sweden)
AMADES – Moroccan Association of Solid Waste (Marocco)
AICAD – African Institute for Capacity Development (Kenya)
WAITRO – World Associationof Industrial and Technological Research Organizations (Malaysia)
References.
Biomass and Bioenergy (Saladini F, Vuai SA, Langat BK, Gustavsson M, Bayitse R, Gidamis AB, Belmakki M, Owis AS, Rashamuse K, Sila DN, Bastianoni S. Sustainability assessment of selected biowaste as feedstocks for biofuel and biomaterial production by emergy evaluation in five African countries, Biomass and Bioenergy 85 (2015) 100-108).
Keywords: Biorefinery, Biofuels, Biowaste, Bioenergy, Bioproducts.
Methods: Emergy Evaluation, LCA
Principal investigator EG: Fabrizio Saladini (PhD student)
Title: Biowaste4SP – Turning biowaste into sustainable products: development of appropriate conversion technologies applicable in developing countries.
Type: Research collaborative project
Funding program: EC FP7 Research and Technological Development (FP7/2007-2013).
Timeframe: 10/2012-09/2015
Objective.
Biowaste4SP is a research project that involves 16 partners from 10 different countries: Egypt, Ghana, Kenya, Morocco and South Africa (five African countries the study refer to), Denmark, Sweden, Italy and Turkey, Malaysia.
Biowaste4SP concerns biowaste conversion technologies into sustainable bioproducts to be implemented in developing countries. The main objective of Biowaste4SP was to develop and check feasibility-sustainability of systems-processes to convert agricultural and industrial biowaste into energy vectors, fertilizers and other added-value products in African and Mediterranean countries. Biowaste4SP fosters knowledge transfer between Europe and Africa.
The focus was on integrated processes that combine sugar conversion from mainly amylopectins and starchy materials into proteins (for food and feed) with biogas and fertilizer production done in co-digestion of municipal solid waste and manure. Left over sugars from protein production are used to produce amino acids and lactic acid by bacterial conversion of biowaste to upgrade the fertilizer and for fruit waste storage and food conservation.
An accurate survey among the African countries involved in the project has brought to the fulfillment of a catalogue that provides systematic information on various typical biowastes and bio-residues that can be used as input for the production bioethanol, biogas, fertilizers and other biomaterials. About 50 biomass samples have been studied and included in this catalogue.
The main energy sources targeted are biowaste and bioresidues, grouped into different classes i.e. sugar and nutrient-rich feedstocks. Some of the identified feedstocks are listed below:
Sugar-rich feedstocks:
- Corn residues
- Cassava processing – peelings
- Pineapple processing residues
- Olive oil processing residues
- Rejected bananas
Nutrient-rich feedstocks:
- Rice bran
- Cocoa plantation residues
- Vegetable market residues (e.g. cabbage)
- Cattle manure
- Soybean processing residues
Biowates4SP explored two main technology routes: the processing of sugar-rich feedstocks (sugar based platform) and the processing of nutrient-rich ones.
• Sugar based platform: it includes a pre-treatment of the feedstock and a following bioconversion stage. The pre-treatment can include for example a wet-fractionation stage together with enzymatic hydrolysis. The second stage is bio-conversion of carbohydrates (sugars) in pretreatedfeedstocks into bioethanol with co-production of protein for feed (Dried Distillers Grains with Solubles – DDGS) and amino acids. Another option is to convert hemicellulose sugars into lactic acids or other high value amino acids by utilization of selected and modified bacterial strains.
• Processing of nutrient-rich feedstocks: the focus here is to optimize production of high value organic fertilizer in combination with other value added products such as biogas. The outset in the project was to combine anaerobic fermentation of nutrient rich feedstocks and thereafter use this in an optimized composting process.
Bioresidues from rice production, discharged bananas not feasible for the market, cassava (peeled by hand).
Outcomes.
Main issues include a catalogue of feasible feedstocks that can be used for producing sustainable bioproducts and a sustainability guideline for implementing biorefinery chains.
As a final issue, Biowates4SP recommended to implement a network of small-size production plants that can guarantee access to energy and create job opportunities at the local level. Feedstock availability and potential biowaste production have been represented on maps to address strategic spatial planning and develop a network of biorefinery plants relatively to the availability of resources and the needs of local communities.
[EG]Ecodynamics Group carried out sustainability evaluation of biofuels and biomaterials production chains. Results show that cassava peels and cattle manure are the feedstocks with the highest level of renewability and the lowest environmental impacts. On the basis of the elaborated data within the project, it is possible to provide the potiental yields of ethanol for some of the evaluated feedstocks.
Biowaste |
Biowaste quantity (t) |
Bioethanol yield (t) |
Olive pomace |
2847.5 |
146.0 |
Cassava peels |
662.2 |
187.9 |
Pineapple peels |
779.6 |
34.4 |
Rejected banana |
1582.0 |
569.4 |
Ecodynamics Group has hosted two researchers from University of Dodoma (Tanzania) and Moi University (Kenya) respectively, and has provided them the knowledge about methods used for the sustainability assessment.
Project partners.
DTI – Danish Technological Institute (Denmark)
IVL – Swedish Environmental Research Institute (Sweden)
TUBITAK – The Scientific and Technological Council of Turkey (Turkey)
SIRIM – SirimBerhad (Malaysia)
CSIR-GH – Council for Scientific and Industrial Research (Ghana)
CSIR-ZA – Council for Scientific and Industrial Research (South Africa)
ARC – Agricultural Research Centre (Egypt)
IAV – Institute of Agronomy and Veterinary Medicine (Morocco)
DTU – The Technical University of Denmark (Denmark)
ETM – Ethekwini Municipality (South Africa)
MYAGRI – Myagri Group of Companies (Malaysia)
BV – Biovelop International AB (Sweden)
AMADES – Moroccan Association of Solid Waste (Morocco)
AICAD – African Institute for Capacity Development (Kenya)
WAITRO – World Association of Industrial and Technological Research Organizations (Malaysia)
Referneces.
Saladini F, Vuai SA, Langat BK, Gustavsson M, Bayitse R, Gidamis AB, Belmakki M, Owis AS, Rashamuse K, Sila DN, Bastianoni S. Sustainability assessment of selected biowasteas feedstocks for biofuel and biomaterial production by emergy evaluation in five African countries, Biomass and Bioenergy 85 (2015) 100-108).
Keywords: Biorefinery, Biofuels, Biowaste, Bioenergy, Bioproducts.
Methods: Emergy Evaluation, LCA
Principal investigator @EG: Fabrizio Saladini (PhD student)