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SUMFLOWER Gestione sostenibile della Floricoltura nella Riviera Ligure di Ponente

Ecodynamics group, in collaborazione con il Centro Ricerca per l’Energia e l’Ambiente (C.R.E.A.) di Colle Val d’Elsa (SI) e per conto del Centro Universitario di Servizi Giardini Botanici Hanbury dell’Università di Genova, ha svolto un’analisi di sostenibilità del sistema florovivaistico ligure nell’ambito del progetto SUMFLOWER – “SUstainable Management of FLOriculture in WEstern Riviera” – LIFE09  ENV/IT/000067 – azione 2.2.

Materials and methods.

Le aziende nel settore florovivaistico di Imperia e Savona (Riviera Ligure di Ponente) rappresentano il 94% della produzione regionale (12.000 aziende, 6.000 ha superficie produttiva) e il 20% della nazionale. SUMFLOWER ha analizzato le produzioni florovivaistiche in un’area di 243.500 m2, di cui 32.000 m2 in serra, 103.500 m2 in pieno campo e 21.000 m2 in vaso.

Ecodynamics group ha curato la caratterizzazione dei potenziali impatti ambientali di cinque aziende tipo nel Ponente Ligure con differenti produzioni (fronde verdi, piante in vaso e aromatiche, ranuncoli, rose e margherite) e metodi di coltivazione (pieno campo, serre, ombraio, tettoie) e ha valutato possibili azioni di mitigazione-compensazione dei principali impatti.

Lo studio è articolato in cinque fasi: 1) elaborazione di modelli input-output dei processi produttivi; 2) inventario dei principali flussi di risorse in entrata (i.e. energia e materia in input) e in uscita (i.e. rifiuti solidi, fanghi, emissioni gassose); 3) classificazione delle risorse in base a origine e grado di rinnovabilità; 4) elaborazione di indicatori su base eMergy, LCA (CML 2 Baseline Method 2000 – incluso GWP100 aggiornato ai fattori di conversione IPCC 2007) e Ecological Footprint; 5) caratterizzazione dei processi e potenziali azioni di mitigazione.

Risultati.

General outcome – L’uso congiunto delle tre metodologie eMergy, LCA e Ecological Footprint ha permesso di evidenziare potenziali criticità ambientali legate all’uso intensivo di risorse naturali e al rilascio di sostanze inquinanti in tutti i comparti ambientali (acqua, suolo e atmosfera) nei vari processi del ciclo di vita dei beni prodotti. Dall’analisi è emerso un profilo ambientale con caratteristiche proprie di una produzione manifatturiera con una significativa componente industriale, ovvero di un sistema piuttosto articolato e strutturato rispetto ad una tradizionale filiera agricola.

Carbon & Ecological Footprint – Dai risultati dell’analisi, risulta che le emissioni di CO2-eq variano in un range tra 28,1 e 72,7 t di CO2-eq/yr per azienda. A questi valori corrisponde un’Impronta Ecologica compresa tra 11,97 e 31,40 gha.

In generale, l’Impronta Ecologica delle singole aziende – ovvero la superficie di territorio ecologicamente produttivo utile a generare le risorse ambientali utilizzate e ad assorbire i rifiuti prodotti – eccede la biocapacità – vale a dire la diponibilità di territorio ecologicamente produttivo – nonostante le attività siano destinate alla produzione (intensiva) di beni naturali (piante e fiori). Il rapporto Impronta Ecologica/biocapacità varia da un minimo di 1,45 a un massimo di 7,15.

Analizzando le due principali tipologie di coltivazione (pieno campo e serra) possiamo evidenziare che le emissioni variano tra 0,56 e 2,78 kg CO2-eq/yr per m2 di azienda in pieno campo e tra 6,05 e 8,73 kg CO2-eq/yr per m2 in serra.

Rinnovabilità – Le percentuali di risorse rinnovabili utilizzate variano da un massimo di 6,38% ad un minimo di 0,80% rispetto all’uso complessivo, diretto e indiretto, di risorse primarie (materia prima e energia espresse in energia solare equivalente. Unità: solar eMergy Joule – seJ). La preponderante non rinnovabilità delle risorse impiegate è riconducibile a specifiche caratteristiche del sistema produttivo quali: alta densità infrastrutturale e impiantistica (30-40%), uso di energia (18%), uso di prodotti chimici (5-28%).

 

References.

I risultati ottenuti dal contributo di Ecodynamics group per il progetto SUMFLOWER sono stati pubblicati nel MANUALE DI FLORICOLTURA SOSTENIBILE e nelle LINEE GUIDA PER UNA FLORICOLTURA SOSTENIBILE (consultabile on-line al link: http://www.giardinihanbury.com/hanbury4/images/stories/HANBURY4/LIFE_SUMFLOWER/AZIONI/AZIONE5/manuale.pdf ).

Istituzione: Commissione Europea
Progetto: SUMFLOWER (Gestione sostenibile della Floricoltura nella Riviera di Ponente)
Partners: Centro Servizi Di Ateneo Giardini Botanici Hanbury, Centro Regionale di Sperimentazione e Assistenza Agricola (Ce.R.S.A.A.), Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura – Unità di Ricerca per la Floricoltura e le Specie Ornamentali (C.R.A.-F.S.O.), Distretto Agricolo Florovivaistico del Ponente, Impresa Verde Liguria s.r.l., Istituto Regionale per la Floricoltura (IRF)
Metodo: Emergy,Life Cycle Assessment, Ecological Footprint
Periodo: 2011-2013
Note: Il progetto LIFE+ 09ENVI/IT/067 “SUMFLOWER” rientra nei progetti LIFE+ Amministrazione e Politica Ambientale

 The project named SUstainable Management of FLOriculture in WEstern Riviera (SUMFLWER) has been founded by the European Commission through the LIFE+ Environment Policy and Governance 2009 program. In particular, the sustainability evaluation of the floriculture production chain has been assigned to the Ecodynamics group. Emergy evaluation, Life Cycle Assessment and Ecological Footprint were used to evaluate the level of resources consumption and environmental impacts related to the production chain of five flower farms located into the western Liguria region. The results of these analysis were presented and discussed in the seminar.

Speakers: Dr.ssa Nicoletta Patrizi, Dr.ssa Fabiana Morandi, Dr.ssa Elena Neri

Institution: European Commission
Project: SUMFLOWER (SUstainable Management of FLOriculture in WEstern Riviera)
Partners: Università di Genova
Methods: LCA, Water Footprint
Period:2010-2011
Note:Il progetto LIFE+ 09ENVI/IT/067 “SUMFLOWER” rientra nei progetti LIFE+ Amministrazione e Politica Ambientale (LIFE+ Environment Policy and Governance).

Report.pdf

Categories: Progetti