Ecodynamics Group has been founded and directed by Enzo Tiezzi for more than ten years. Today, this group has the honor of availing itself of the strong imprinting that Enzo Tiezzi entrusted to his pupils in these years of collaboration and research. Enzo Tiezzi’s perspective and inheritance, gathered in particular in his books and publications, is today the common key for interpreting all the interdisciplinary works and projects undertaken by this research group, in remembrance of his first teachings (quoting Seneca): “If one does not know to which port one is sailing, no wind is favorable.”

Because of his bigger vision, he as able to bring issues into the academic discussions that had been missing. The bridge between thermodynamics and economics is still frail. In spite of Soddy. I also realize how this may impact you and your work.
Mathis Wackernagel, director of Global Footprint Network.

Enzo has been a great person and a great supporter of our works. He has provided a wonderful environment for our discussions.
Felix Muller, professor at the University of Kiel (Germany) and Editor in Chief of Ecological Indicators (Prigogine Medal awarded 2010).

He was a true Renaissance man, bringing new ideas and deeper insight to all fields of knowledge. He was able to discover the essence of different phenomena. His contributions to evolutionary processes and ecosystems in particular have been enormous. […] WIT Press is proud of having published scientific books co-authored by Enzo. It is important however to point out that he was the prime motivator behind the establishment of the Prigogine Gold Medal Award, instituted by the University of Siena and the Wessex Institute of Technology, following the death of Professor Ilya Prigogine in 2003. […] His life continues in the work of the many researchers that he has guided over his long and prolific career.
WITpress, Southampton (UK).

Enzo was a towering personality and multifaceted scientist as well as a writer and poet. More importantly, he was also a warm person full of charisma; an ideal friend in times of need and always an original thinker. Enzo was the primary motivator behind many initiatives undertaken by us at Wessex Institute of Technology.
Carlos Brebbia, Director of the Wessex Institutte of Technology, Southampton (UK).

Enzo Tiezzi, uno dei padri della sostenibilità ambientale. Chimico, ha insegnato all’Università di Firenze e poi a Siena, dove ha fondato una vera e propria scuola sui rapporti tra sviluppo economico e problemi ambientali, portando in Italia il pensiero innovativo di ecologi, filosofi, chimici ed economisti del calibro di Howard Odum, Edgar Morin, Ilya Prigogine, Herman Daly. […] Tiezzi ha cercato in tutti i modi di comunicare ai suoi studenti, ai suoi lettori e anche al mondo politico, di cui ha fatto parte come parlamentare durante la X legislatura, l’urgenza di riformare l’economia di rapina dei tempi moderni alla luce di un più equilibrato rapporto tra appetiti umani, risorse naturali non infinite e guasti ambientali. Ha spiegato con vent’anni di anticipo l’inadeguatezza del prodotto interno lordo a rappresentare anche la felicità e la visione di futuro dell’uomo tra scienza ed estetica. Ora che non c’è più, il suo pensiero, via via di maggior attualità, è il nostro talismano.
Luca Mercalli – La Stampa, 28/06/2010.

Il modo di guardare alla natura di Enzo Tiezzi è insieme scientifico ed estetico e si basa su un senso di appartenenza filiale.[…] La battaglia di Tiezzi era una battaglia per la riconquista anche nella scienza della dimensione estetica, per la introduzione del concetto di qualità anche nella ricerca scientifica. […]Non possiamo però ricordare lo scienziato, il cultore del pensiero e della poesia che si rivelano osservando in profondità le cose con cui viviamo, senza parlare dell’uomo, della simpatia che ispirava la sua elegante parlata toscana, del culto per una realtà familiare che l’aveva preparato ad affrontare la vita in modo alto sentendosi parte di una comunità e depositario di uno stile di vita che non consente esibizioni o evasioni dall’impegno quotidiano. Aver concluso uno dei suoi libri più belli con un racconto della madre novantenne che descriveva le radici del suo essere nell’abitare dell’infanzia, rivela di che pasta era fatto l’uomo, aperto alla nostalgia ma in modo costruttivo vedendo anche, nei limiti del possibile, in ciò che non c’è più, ciò che … ancora non c’è.
Paolo Portoghesi, architetto – Abitare la Terra n° 27/10

Enzo Tiezzi me lo ricordo molto bene da quando era docente presso l’istituto di Chimica Fisica, all’università di Firenze e io ero studente. A Firenze si occupava di risonanza magnetica, ma quando si trasferì all’università di Siena, orientò sempre di più il suo lavoro verso lo studio degli ecosistemi e i limiti alla crescita. Uno dei suoi libri più noti in questo campo è stato “Tempi Storici, Tempi Biologici” (Garzanti 1984). L’essenza del pensiero di Tiezzi credo che si riassuma in una sua frase, “non sarà superfluo ricordare che non può esistere una crescita infinita su un pianeta finito” che troviamo nel libro che scrisse, insieme con la moglie, Nadia Marchettini, “Le Basi scientifiche della sostenibilità” (Donzelli 1999). E’ un concetto semplice, ma che è profondamente ingranato in tutto quello che sappiamo di scienza e che – purtroppo – viene sempre dimenticato da quelli che prendono le decisioni a livello di governi. Il fatto di ignorare questi principi di base è una delle cause dei tanti guai che ci affliggono.
Ugo Bardi, Università di Firenze

Enzo ha lasciato Arancia Blu – Enzo Tiezzi è stato per tutta la sua vita un “innovatore”, un vero e proprio scienziato del Rinascimento, (come qualcuno lo ha definito) uno straordinario interprete delle applicazioni sociali della Scienza, dotato di quella raffinata ed unica capacità di “precursore” in tutti i campi di ricerca nei quali si è misurato, coinvolgendo in questa instancabile attività un’enorme quantità di giovani, di intellettuali prestigiosi, di pubblici amministratori. […] Qualche giorno fa, pur ritornando alla sua fattoria di Pacina, Enzo non ha “aperto” nessun nuovo Tavolo ma ci ha consegnato la sua eredità. Immensa, multiforme, colorata, piena di profumi. Lui, avvolto in quel candido vestito bianco, con cui amava presentarsi nelle occasioni importanti, è uscito di scena, come un attore del Teatro dei Rozzi della sua amatissima Siena, volando sopra le quinte per osservare l’Arancia Blu, ospite di quell’astronave dalla quale Kenneth Boulding seppe farci capire la stolta filosofia dell’ “economia del cow-boy.
Enrico Falqui, Architetto Urbanista – Ecotoscana 06/2010.

“Un uomo di grande cultura e di scienza tra i più brillanti che il nostro Paese abbia espresso negli ultimi decenni; un’intelligenza non comune, raffinata, capace di unire sensibilità diverse che lo porteranno ad essere proficuo accademico e ricercatore, acuto politico e ambientalista convinto, tanto da aver contribuito a creare negli anni Ottanta, insieme ai più importanti scienziati del mondo, quel concetto di ‘sviluppo sostenibile’ che oggi rappresenta la chiave interpretativa per delineare un futuro di crescita positiva del pianeta”.
On. Franco Ceccuzzi – In aula, Camera dei Deputati 29 Giugno 2010.

Ho avuto il piacere di conoscerlo per caso tre mesi fa, quando a fine marzo lo accompagnai nella visita del Mausoleo di Galla Placidia e della Basilica di San Vitale a Ravenna. Era già gravemente malato, ma volle rivedere quei monumenti che l’avevano meravigliato molti anni addietro. […] Mestiere curioso la guida turistica: è usuale che capitino gruppi brancaleoneschi di scolaresche, ma, a onor del vero, alla loro età e in gita scolastica, chi pensava esclusivamente ai siti da visitare? I più attenti ed educati in genere sono i bambini delle elementari e medie, come certi adulti (non tutti) e, va da sé, quando si è ascoltati, svolgere il proprio compito è un piacere che dà soddisfazione. Quello col Prof. Tiezzi non è stato un servizio guida normale, piuttosto l’aver fatto conoscenza e conversazione con un uomo generoso e sapiente, curioso di riammirare luoghi della (sua) memoria per meglio studiarli, sino all’ultimo, nonostante tutto. Luca Maggio

Precursore del concetto di sviluppo sostenibile e di una moderna cultura ecologista, Enzo ci ha lasciato proprio mentre da un lato la crisi ambientale globale si fa sempre più grave – a cominciare dai cambiamenti climatici – ma dall’altro, per fortuna, sembra finalmente prender corpo attraverso la rivoluzione della green economy quella svolta verso un nuovo modello economico che, se accompagnato da una svolta anche negli stili di vita e nella concezione stessa del benessere, potrebbe dare all’umanità nuove ragioni di fiducia nel futuro. Proprio per questo mi tornano ora in mente quelle sue parole sull’origine del concetto di sviluppo sostenibile: “..chi suona il piano sa che per mantenere nel tempo una nota si deve pigiare un pedale che si chiama sustain e le fa risuonare a lungo nel tempo”. Ciao Enzo, grazie per ciò che ci hai insegnato, e per le note che hai saputo suonare: note che messe in fila, una dopo l’altra, fanno del tuo pensiero un pensiero capace di durare nel tempo.
Fabrizio Vigni, Presidente Sienambiente e Presidente Nazionale Ecodem.

Arancia blu ha avuto vita breve ma l’intuizione che l’aveva portata a nascere è invece rimasta – anche grazie a Enzo Tiezzi- il tema centrale attorno al quale si sviluppa il concetto di economia ecologica, necessaria ancorché condivisibile proprio a partire dalla descrizione esemplare fatta da Tiezzi nel suo primo libro scritto nel 1984, Tempi storici tempi biologici, di come la corsa dell’uomo allo sviluppo e all’uso delle risorse naturali avesse già superato i tempi biologici necessari alla natura per rigenerarsi. Da cui la necessità di rivedere un modello economico e culturale incapace di comprendere le leggi dell’entropia. […] Temi di cui a distanza di vent’anni si percepisce (purtroppo) la straordinaria attualità.
Greenreport.it

Grazie agli studi di Enzo Tiezzi e dei suoi collaboratori e studenti […] le amministrazioni comunali e provinciali della Toscana, dove egli ha sempre vissuto e lavorato, hanno potuto conoscere e confrontarsi, spesso applicandole in progetti innovativi, con idee nuove quali quelle di turismo sostenibile e di impronta ecologica (la differenza tra la domanda di disponibilità di risorse di un territorio e la domanda di risorse della popolazione che vi abita) e degli indicatori ecodinamici, un neologismo inventato proprio nell’Università di Siena che indica l’insieme di “indicatori energetici, ecologici ed economici” applicati ad un sistema territoriale.
Annalisa Melandri.

Enzo Tiezzi era una persona dalle molteplici caratteristiche, che spiegava come in fondo per la scienza la nascita del mondo non potesse essere assolutamente casuale, come il rispetto per la vita non sia un fatto religioso ma di riconoscimento di un dato oggettivo. […] una personalità che non si è piegata al conformismo imperante, ma ha voluto sempre e solo affermare la dignità della ricerca e la sacralità della scienza in piena post­modernità.
Carlo Bellieni, neonatologo – Avvenire, 15/07/2010.

Conobbi Enzo agli inizi degli anni Ottanta e rimasi colpito dal suo desiderio e dalla sua capacità di connettere pezzi di conoscenza derivanti da discipline diverse. Si tratta, come sappiamo, di una sfida difficilissima che non può essere esercitata con un approccio semplicistico o sloganistico; anzi è proprio l’esatto contrario della banalizzazione e del seguire una logica lineare di causa-effetto. Oggi, credo, che una grande capacità di innovazione stia proprio nella capacità di connessione. Ogni volta che ci siamo incontrati, più che parlare dei temi che, apparentemente ci accomunavano maggiormente, come quelli relativi al mito della crescita imperante, alla progressiva scarsità delle risorse e dei danni prodotti dalla nostra continua pressione sui sistemi naturali nonché agli indicatori di sostenibilità (dall’impronta ecologica agli indici correttivi del PIL), discutevamo di complessità.
Gianfranco Bologna, direttore scientifico WWF Italia – Greenreport.it

Enzo Tiezzi è stato per me un amico, prima ancora che un collega. Con lui abbiamo condiviso una parte importante del nostro percorso accademico.
Silvano Focardi, Rettore dell’Università di Siena.

“E’ stato uno dei padri del moderno ambientalismo scientifico, maestro di tanti di noi che negli anni Settanta iniziavano a guardare il mondo con occhi ecologisti. […] Le sue proposte scientifiche hanno aperto la stagione delle scelte energetiche alternative o attenuato il lungo conflitto tra cacciatori e a ambientalisti”.
Erasmo D’Angelis, presidente Publiacqua – Repubblica, 29/06/2010.

Anche se l’ho visto una volta sola lo ritengo un grande uomo con una sensibilità infinita e non potrò mai dimenticare le sue spontanee lacrime di emozione e di gioia durante il concerto. Anche se il nostro unico incontro è durato solo pochi preziosi minuti, Enzo si è dimostrato simpatico, affabile, pronto allo scherzo e la sua semplicità e serenità mi hanno immediatamente tranquillizzato. Chiara Garaffa, pianista.

La sua attività è stata caratterizzata da una fortissima curiosità intellettuale e da una grande capacità di ricercare, in ambiti disciplinari diversi, le connessioni necessarie a spingere più in avanti il nostro sapere.
Piero Baglioni, Presidente della Divisione di Chimica-Fisica della Società Chimica Italiana.

Era una persona che esigeva un posto dentro di te dopo che lo avevi conosciuto. […] Tiezzi non era solo un chimico-fisico ed editor di molte riviste scientifiche, insignito di tante onorificenze (fra cui la medaglia d’oro della SCI nel 2002) ma anche un intellettuale a tutto tondo, che aveva ripetutamente pubblicato libri di saggistica e letteratura ed anche libri di favole, per bambini ed adulti. […] Artista, oltre che scienziato, era appassionato di fotografia e ha anche partecipato a mostre di fotografie di viaggio a livello internazionale.
Claudio Della Volpe – La chimica e l’industria n°6, luglio/agosto 2010.

I met the Professor only once and very briefly. But it was enough to feel the extraordinary intellect, style and charm. And we happened to shared the same birthday.
Dushko Bogunovich.

Il suo contributo alla comunità scientifica è indiscutibile ed i suoi studi continueranno ad essere un punto di riferimento.
Maurizio Chielli – 0564news.

Un maestro, Enzo, tra non tantissimi e un compagno di strada.
Fabrizio Bertini.

Tiezzi è stato fra coloro che ci hanno fatto conoscere l’ambientalismo scientifico. Grazie a persone come lui è stato possibile affrontare i problemi ambientali con un approccio razionale che ci ha permesso di presentarci in modo credibile di fronte l’opinione pubblica.
Piero Baronti, Presidente di Legambiente Toscana.

He was a great man and a great friend. He was a major player in the development of Ecological Economics and its main proponent in Italy.
Robert Costanza, economista

I was deeply impressed by his temporal concept of nature, in which the planet Earth is a large entity in a hypothetical Cartesian diagram with temporal coordinates, as explored in his book “Fermare il tempo” (Milano 1996). These thoughts went into my trio recording ENTROPOLOGY (Simon Picard – tenor saxophone, Eddie Prévost – drums and percussion, John Wolf Brennan – piano; released on the Swiss Label FOR 4EARS CD 1036), and I will treasure both the music and Enzo’s philosophy of entropy and negentropy.
John Wolf Brennan, pianista

I have had many scientific discussion with Enzo, and I will miss them very much because they were always very inspiring. We had a common goal : to reveal the properties of ecosystems by use of far from thermodynamic equilibrium. It has always been pleasure to work with Enzo towards this goal, because he was positiv and very opneminded – as an ecosystem he was ontic open – open for new ideas and new possibilities. He was mutidiscplinary and could see how one scientific discipline could be used beneficially in other scientific disciplines. Enzo loved science, but he had at the same time an approach of an artist to science. I admire how he was able to write about very hard science in a way that would fascinate the reader. Take his books: Beauty & Science, The Essence of Time, The End of Time and Steps Towards an Evolutionary Physics. All four books are written by a scientist with the hand of an artist.
Sven Erik Jørgensen, ecologist and chemist

Penso che l’amore per la natura, per la scienza e per l’arte derivasse in Enzo dal suo amore per la vita. Una passione per la creazione e per la sua bellezza che oggi sembra distante dall’atteggiamento di molti che, anche in arte, non percepiscono più il fascino dei suoi colori, dei suoi suoni, delle sue mille diversità, dei suoi profumi; e che non riescono a entrare in sintonia con i suoi ritmi e i suoi tempi. Da questo distacco e da questo disinteresse catastrofico nascono i problemi gravi, di tipo anche ecologico, che emergono sempre più chiaramente.
Altri, specialisti dei settori scientifici, potranno apprezzare più approfonditamente la sua opera di scienziato. Per quanto mi riguarda questo amore per il mondo e le sue creature, che si manifesta in un approccio scientifico non riduzionista ma anzi proteso ad alimentare il dialogo tra molteplici discipline, è il messaggio più importante che Enzo mi lascia e che sono impegnato a continuare ad approfondire nel mio cammino di artista.
Marcello Aitiani, artista

In rotta con Enzo per l’Isola di Coos
Voglio parlare/della amorevole e grande speranza/che Enzo ha svelato/nel modo a lui più naturale che commuove/e connette alla bellezza che è là fuori/che solo a tessere puoi raccontare/mentre altre ne devi ricercare./ L’ Isola di COOS, Confined Ontic Open System,/è per Enzo il Vivente, antico sistema che evolve/ con altri in dipendenza come cono di sabbia in molte catastrofi,/Coos è identità nel cambiamento,/ caritatevole arte di apertura e protezione di se’,/collaborazione e competizione, ma sempre appartenenza.
Nella complessità dei sistemi e delle reti di sistemi tutto è connesso e/qualsiasi entità si sviluppa in una inaccessibile conoscenza ontica,/secondo i principi naturali della Nuova Ecologia di Sven Jorgensen,/e della ecoalfabetizzazione di Fritjof Capra per imparare dalla natura./Lo sviluppo sostenibile corre lontano dal muto equilibrio termodinamico /nutrendosi di memoria, informazioni, materia ed energia,/naturalmente protetto da ogni eccesso.
Laboratorio di magnifiche e nuove pratiche di co-evoluzione/la Laguna di Venezia continua a svelare magiche alchimie di sostenibilità/con mille forme d’arte, di luce e d’ acqua,/dietro palazzi, barche, reti, canali e briccole,/e dune, canneti, barene e velme/a chi come Enzo ascolta, a chi come Tiezzi connette/a chi come Enzo Tiezzi racconta.
Venezia 24 Agosto 2010, Ing. Giovanni Cecconi, Consorzio Venezia Nuova

I received an e-mail message on August 23 saying that Prof. Enzo Tiezzi passed away. Death is always a sad event. But in the case of Prof. Tiezzi, he left wonderful scientific footprint and good memories that will be always with us. Since I am a Zen Buddhist, I believe that life as a material structure is circulating forever around us. So, ontologically Prof. Tiezzi went to somewhere, and epistemologically he is in our mind.[…]If I remember it correctly, the year 1998, when this international conference was held, happened to coincide with Prof. Tiezzi’s 60th anniversary which we Japanese call KANREKI. In a Buddhist country like Japan we celebrate people who become 60 years old. We have 12 signs and each sign has 5 different types. So, when people become 60 years, they are supposed to start a new life! I would like to believe that Prof. Enzo Tiezzi has been enjoying his new life since 1998 and even now he is somewhere, perhaps leading another different life on our planet!
Kozo Mayumi, Faculty of Integrated Arts and Science, The University of Tokushima (Japan)

I was greatly saddened to hear that Enzo Tiezzi had passed away. I was privileged to interview Professor Tiezzi for Euronews in June, 2009. He was knowledgeable and erudite, of course, but he was also charming and generous, opening his home and heart to us in Siena. I have interviewed more than 30 scientists on subjects relating to the future and his is still my favourite interview of all.
As he said, ‘You have to be good and you have to be beautiful.’ Nobody demonstrated this better than Enzo. He is greatly missed.
Christopher Slatter,Producer,Comment:Visions Euronews, Ecully, France

Ho visto per la prima volta Enzo Tiezzi in televisione, intervistato in quanto esperto di tematiche ambientali dalla trasmissione Report di Rai tre nel 2009. Parlava dell’errore di considerare il PIL come unico indice per valutare lo stato di salute di una nazione o del mondo intero. Affiancava ad esso l’indice del benessere delle persone che vi si trovano a vivere mostrando che la crescita del primo non necessariamente coincide con quella del secondo. Poi ho avuto la fortuna di suonare per la chiusura di un suo convegno all’Università di Siena e quindi di conoscerlo di persona. Poche volte in vita mia ho potuto osservare una persona felice, circondata dall’amore e dalla sincera stima di amici e colleghi. Di solito questo ottimismo risiede negli uomini di conoscenza che hanno individuato la giusta strada per il corretto comportamento degli esseri umani, per la loro vita sociale, per la loro evoluzione interiore. Nonostante ciò, era una voce fuori dal coro. Auguro a tutti noi di riuscire a seguirla.
Andrea Rellini, Violoncellista, Perugia, Italy.